Visita e scopri Coaraze, il villaggio della meridiana sulla Costa Azzurra

Cosa vedere e fare a Coaraze, un villaggio classificato come uno dei “Villaggi più belli di Francia” in Costa Azzurra

Scoperta e storia

A una trentina di chilometri da Nizza, nell’entroterra nizzardo, Coaraze si erge orgoglioso a quasi 650 metri di altitudine. Annoverato tra i “Villaggi più belli di Francia”, domina la valle del Paillon, offrendo una vista eccezionale sulle colline mediterranee, sui boschi di lecci e ulivi e sulle Alpi in lontananza. Coaraze si distingue per le sue case colorate, disposte a cerchi concentrici intorno alla chiesa, tipiche dei villaggi provenzali di collina.

Soprannominato il “Villaggio del Sole” per la sua esposizione e la sua luce generosa, da tempo attrae viaggiatori, artisti e amanti dell’autenticità. Le sue strade strette, i passaggi a volta e le piazze ombreggiate ti invitano a fare una passeggiata.

Origini ed etimologia

La storia di Coaraze risale a tempi antichi. Nella regione sono state trovate tracce di occupazione ligure e romana, ma è solo nel Medioevo che il villaggio si è sviluppato. L’etimologia del nome ha dato adito a diverse interpretazioni: alcuni suggeriscono che “Coaraze” derivi dal latino caput rasum (“testa rasata”), in riferimento alla cima spoglia che domina il villaggio; altri vedono un legame con “corbeau” (corvus), l’uccello emblematico delle creste circostanti.

Dal Medioevo ai tempi moderni

Come molti villaggi fortificati, Coaraze ha vissuto le vicissitudini dei conflitti feudali e delle rivalità tra Provenza, Savoia e la Contea di Nizza. Le case raggruppate intorno alla chiesa di Saint-Jean-Baptiste formavano un vero e proprio muro difensivo. Nel XVI e XVII secolo, la regione dovette affrontare incursioni e pestilenze, ma il villaggio sopravvisse grazie all’agricoltura a terrazze (ulivi, viti, cereali) e all’allevamento del bestiame.

Nel XIX secolo, l’apertura di strade facilitò il commercio con Nizza e contribuì al declino dell’isolamento delle montagne. Coaraze si è gradualmente modernizzata, pur mantenendo il suo carattere medievale e la sua autenticità.

Un luogo di ispirazione artistica

A partire dal XX secolo, Coaraze ha attirato scrittori, poeti e artisti visivi che sono stati affascinati dalla sua luce. Jean Cocteau, Ponce de Léon, Angel Ponce, Georges Douking e Gilbert Valentin hanno lasciato il loro segno qui, in particolare attraverso le meridiane che hanno reso famoso il villaggio. Questi artisti hanno contribuito a forgiare l’immagine di un luogo in cui tradizione e creatività si incontrano.

Cosa vedere a Coaraze

Il villaggio medievale

Il cuore di Coaraze è un labirinto di strade acciottolate, case con persiane colorate e piazze fiorite. La disposizione è quella tipica dei villaggi di collina.
– Le strade a volta offrono viste pittoresche.
– Le facciate colorate, restaurate nel tempo, creano un vivace tableau.
– Le porte intagliate e gli antichi architravi ricordano i secoli passati.

Chiesa di Saint-Jean-Baptiste

Nel centro del paese si trova la chiesa parrocchiale, ricostruita nel XVII secolo su fondamenta più antiche. In stile barocco, ospita un altare maggiore riccamente decorato, pale d’altare dipinte, statue di legno policrome e un antico organo.

La Cappella Blu

La cappella di Notre-Dame-de-la-Protection, soprannominata “Cappella Blu”, attira gli amanti dell’arte sacra. Restaurata e decorata nel XX secolo, deve il suo nome ai toni azzurri dei suoi affreschi moderni.

Viste panoramiche e la campagna circostante

Coaraze è un balcone naturale che si affaccia sulla valle del Paillon e sul Mediterraneo. Ci sono diversi punti panoramici da cui ammirare il Mont Férion e le valli circostanti. Dal villaggio partono numerosi sentieri escursionistici, tra cui l’ascesa al Mont Férion (1.412 m).

Festival e tradizioni

La vita a Coaraze è scandita da eventi che tengono uniti residenti e visitatori:
– La festa patronale di Saint-Jean, a giugno, combina processioni e feste popolari.
– I mercati estivi mettono in mostra i prodotti locali (olio d’oliva, miele, formaggio di capra, marmellate).
– Mostre e laboratori mettono in mostra il patrimonio artistico della città, in particolare le meridiane.

Le meridiane di Coaraze: un patrimonio unico

Un’identità forgiata dal sole

Il soprannome “Villaggio del Sole” non deriva solo dalla sua generosa quantità di sole. Negli anni ’60, il consiglio locale invitò gli artisti contemporanei a creare delle meridiane sui muri del villaggio. Queste opere trasformarono Coaraze in un museo a cielo aperto.

Un viaggio artistico

Oggi, una dozzina di meridiane ornano le facciate. Tra queste:
Jean Cocteau creò una meridiana nel 1962, poetica e sobria.
Georges Douking propose un’opera teatrale.
Angel Ponce de Léon aggiunse un tocco surrealista.
Gilbert Valentin creò una meridiana in terracotta dai toni caldi.

Ognuno esprime una visione diversa del tempo, formando un viaggio artistico e filosofico unico.

Simbolismo e attrattiva turistica

Le meridiane di Coaraze sono diventate:
– un simbolo dell’identità mediterranea;
– un’importante attrazione turistica;
– un legame tra il passato e il presente.

Trasmettere e mettere in mostra

Il villaggio organizza visite guidate ed eventi educativi intorno ai quadranti. Queste opere attraggono sia gli appassionati del patrimonio che gli amanti dell’arte contemporanea.

Per preparare la tua visita a Coaraze

Maison du Patrimoine / Ufficio del Turismo di Coaraze: 2, place du Portal – 04.93.79.37.47
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